I mercati delle passività di PMI – Un’indagine AIDEA-CRIF
La principale fonte di finanziamento esterno delle PMI europee è rappresentata dal credito bancario, a breve (41%) e a medio lungo termine (33%). Considerando la quota di finanziamento prestata dal credito commerciale, il ricorso all’equity ed alle passività rappresentate da strumenti finanziari di natura mobiliare risulta ancora marginale.
La recente crisi economico-finanziaria e il conseguente impatto sull’economia reale e sulle prospettive delle imprese hanno ridotto la disponibilità delle banche a rispondere alla domanda di finanziamento delle imprese, il cui accesso al credito si è ridotto considerevolmente. Le prospettive a breve non sono di segno diverso.
In diversi paesi, europei e non, le imprese hanno percorso negli ultimi anni la via del ricorso a forme alternative di finanziamento, caratterizzate da un contatto diretto con investitori istituzionali ed individuali. In Italia il Decreto Sviluppo (DL 22 giugno 2012, n. 83, convertito con la Legge 7 agosto 2012, n. 134) prevede particolari strumenti per bilanciare il razionamento del credito bancario, miranti a diversificare la struttura finanziaria delle imprese attraverso l’emissione di cambiali finanziarie e di forme alternative di obbligazioni.
AIDEA e CRIF spa stanno collaborando per la realizzazione di uno studio di fattibilità sugli effettivi margini di sviluppo e sulla sostenibilità di un mercato delle passività di imprese (PMI in particolare) con strumenti, regole (civilistiche e fiscali), emittenti ed operatori professionali (sponsor ed investitori) innovativi per la tradizione imprenditoriale e finanziaria in Italia, caratterizzata ancora da proprietà e governance chiuse e basata su un sistema di finanziamento bancocentrico.
L’indagine ha respiro internazionale e riguarda anche l’analisi di alcuni mercati esteri, sulla base delle esperienze già consolidate o in fase di avvio.
La ricognizione a livello internazionale e lo studio di fattibilità compiuto nel contesto italiano consentiranno di esprimere una valutazione sulla sostenibilità di esperienze convincenti e di successo in Italia.
Il direttore della ricerca è il prof. Vittorio Boscia, ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell’Università del Salento e PhD in Banking and Finance nell’Università del Galles (Bangor-UK). La supervisione scientifica del progetto è affidata ad un Advisory Board, presieduto dal Presidente di AIDEA Alessandro Carretta.
Advisory Board
Carlo Barbarisi, Managing Director, CRIF Credit Rating Agency
Alessandro Carretta, Presidente AIDEA e Università di Roma Tor Vergata (Presidente)
Sergio Corbello, Presidente Assoprevidenza
Anna Gervasoni, direttore generale AIFI -Associazione italiana del private equity e del venture capital e Università Carlo Cattaneo -LUIC
Amedeo Giurazza, Amministratore delegato Vertis SGR
Piero Gnudi, Dottore Commercialista
Roberto Guida, Università degli studi internazionali, Roma
Carlo Mammola, Managing Partner, Argan Capital Advisors LLP e Università Bocconi – Milano
Salvatore Padula, Giornalista, Sole 24 Ore
Sandro Sandri, Consigliere AIDEA e Università di Bologna
Paola Schwizer, Presidente NED Community e Università di Parma