Presentazione
di Paola Paniccia e Sergio Barile
Il 6 luglio 2018, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, si è svolto il Convegno su “Evoluzionismo sistemico: il fascino della precarietà”.
Il Convegno è stato organizzato congiuntamente dagli Economisti aziendali dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e dell’Università di Roma “Sapienza” col comune intento di farne un incontro di riflessione sul ruolo dell’impresa del nostro tempo e con la consapevolezza che questo Convegno avrebbe rappresentato una grande occasione per onorare il percorso umano e scientifico del professore Roberto Cafferata, a maggior ragione che ciò ha coinciso con la celebrazione del trentennale della Facoltà di Economia di Tor Vergata; coincidenza certamente felice ed appropriata se pensiamo che Roberto Cafferata ha dedicato ben venticinque anni della sua vita accademica allo sviluppo appieno di questa Facoltà sul piano della ricerca, dell’attività didattica e dell’internazionalizzazione.
Abbiamo potuto contare sul sostegno concreto del preside Giovanni Tria che è, come noto, il nostro Ministro dell’Economia e delle Finanze e di Luigi Paganetto artefice e primo preside di questa Facoltà, che ringraziamo. Il nostro grazie va anche in particolare a Gaetano Golinelli che fin dall’inizio ha sostenuto il nostro entusiasmo e la nostra passione nella preparazione e nello svolgimento del Convegno.
Ringraziamo inoltre i Comitati scientifici delle riviste e delle collane per aver manifestato l’interesse ad accogliere i lavori presentati al Convegno, tra cui in particolare la Collana “Systems and Management”, presso Giappichelli ed. & Routledge publ., la Collana di “Studi di Management e Diritto delle Imprese, presso Aracne Editrice, Roma, la rivista “Impresa Progetto-Electronic Journal of Management” del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Genova.
La scelta del tema è sembrata appropriata per ricomprendere appieno il fondamentale contributo scientifico della scuola aziendalistica della Sapienza sulla concezione sistemica dell’impresa e la ricerca di sostenibilità, nonché il preziosissimo contributo della scuola aziendalistica di Tor Vergata sull’evoluzione dell’impresa e l’adattamento co-evolutivo, che con la concezione sistemico-vitale dell’impresa dialoga sinergicamente, ponendo l’enfasi sulla ricerca dei meccanismi e dei percorsi evolutivi delle imprese e in particolare sulla loro evoluzione in sistemi.
Gli elementi di riflessione si ispirano a quegli ambiti problematici di particolare complessità che, pur non rappresentando la normalità nella vita delle organizzazioni sociali, si rivelano ciclicamente presenti nella loro dinamica evolutiva.
La dinamica intra sistemica ed inter sistemica delle organizzazioni è caratterizzata da rapporti di causazione difficili da rilevare, da interazioni talvolta non lineari e pertanto non prevedibili che rendono ardua la comprensione di fenomeni inattesi, complice anche l’agire delle imprese della cosiddetta “industria 4.0” .
Ecco, allora, che acquisisce un ruolo centrale l’establishment culturale – dalle scienze naturali alle scienze umane attraverso le scienze sociali – nel voler recuperare una metodica generale da cui derivare infinite possibili soluzioni utili per una casistica imprevista, la quale non può prescindere da una lettura sistemica dei fenomeni sociali, economici e naturali secondo una logica co-evolutiva multilivello.
La complessità può destabilizzare in qualsiasi momento l’azione di governo dell’impresa e il suo management. All’impresa è dunque richiesta una più attenta responsabilità nel trovare e sostenere nel tempo la precaria omeostasi in cui versa.
La lettura sistemica dell’impresa secondo una logica co-evolutiva multilivello è stata presentata in questo Convegno come un ‘framework’ di per sé evolutivo, che è certamente ispirato ad eventi e scenari passati ma trova riferimento in accadimenti auspicati nel futuro, contribuendo così a ridurre la complessità del presente. Ciò per sottolineare che non ci può essere una riflessione dell’impresa al presente che non parta dal passato e dunque dalle solidi radici della nostra tradizione e non si collochi in una prospettiva futura, ovvero delle sfide da affrontare. La questione è stata sottolineata in particolare anche in riferimento alle nuove generazioni di aziendalisti italiani per una loro più proficua e seria internazionalizzazione, che non può basarsi solo sulle abilità digitali. Occorre metodo e conoscenza profonda dei capisaldi della nostra dottrina.
Queste le riflessioni e i sentimenti, brevemente tratteggiati, che ci hanno sollecitato ad organizzare questo Convegno, che ha visto coagulare intorno a se numerosi colleghi di svariate università, giovani e meno giovani, segno di unione e di continuità della nostra comunità scientifica, che può e deve essere capace di rinnovarsi secondo una dialettica costruttiva di ascolto e confronto intergenerazionale di esperienze umane e scientifiche.
Al call for contributions del Convegno, hanno risposto 61 studiosi provenienti da 19 Università, tra italiane e straniere. 22 i contributi presentati e raccolti nel volume Evoluzionismo sistemico. Il fascino della precarietà. Atti del Convegno, Aracne, 2018, curato da chi scrive. 9 i contributi scelti dal Comitato scientifico e discussi nella giornata e, fra questi, infine, sono stati premiati 3 lavori di giovani studiosi che più di tutti hanno fatto emergere potenzialità di sviluppo e di efficace applicazione dell’accennato framework. Più di 100 sono stati i partecipanti alla giornata.
Nella prima sessione del mattino, dopo i saluti istituzionali e l’augurio di buon lavoro di Ugo Pomante, Direttore del Dipartimento di Management e Diritto, Paola Paniccia ha introdotto il tema del Convegno e ha tratteggiato il percorso umano e scientifico di Roberto Cafferata, sottolineando la rilevanza che ha in sé il lavoro straordinariamente ricco che egli ha portato avanti in tutti i fecondi anni di studio, di ricerca e di insegnamento anche in prestigiose università internazionali. Il tema del Convegno è stato ripreso da Sergio Barile, che ne ha rimarcato la rilevanza per la nostra comunità scientifica particolarmente sul piano dell’internazionalizzazione della ricerca.
La prima parte della mattinata si è chiusa con la Lectio Magistralis di Roberto Cafferata su “Evoluzionismo sistemico e gestione delle imprese” seguita da una ampia e articolata riflessione di Gaetano Maria Golinelli su “L’impresa come sistema vitale”.
La seconda parte della mattinata e l’intero pomeriggio sono stati dedicati alla discussione dei contributi selezionati. I temi affrontati hanno riguardato, a livello teorico, alcuni tra gli argomenti più rilevanti in tema di evoluzionismo sistemico e, a livello empirico, interessanti casi di applicazione del framework proposto, segnalando possibili convergenze atte a tener vivi i valori delle radici della cultura aziendalistica italiana attraverso una dialettica culturale intergenerazionale in un contesto di elevata internazionalità.
Riteniamo che il qualificato richiamo che ha sortito questo Convegno e la partecipazione attiva di tanti giovani ricercatori sia il miglior modo per auspicare che il Convegno non resti un evento isolato, per quanto ben partecipato, ma che si trasformi in nuove occasioni di incontro e di slanci verso nuove traiettorie di crescita culturale e scientifica, che non posso prescindere dalla condivisione dei valori e dei capisaldi della disciplina. Ciò a maggior ragione a fronte delle nuove sfide che ci provengono dal mutato scenario istituzionale in cui opera l’università, complice anche il ricambio generazionale.