Il convegno organizzato a Lecce in occasione del bicentenario AIDEA ha rappresentato un evento davvero diverso da quelli tradizionali. In primo luogo, si è raggiunto un numero di partecipanti (più di 700) davvero imponente per un convegno italiano. In secondo luogo, si è trattato di un convegno denso di proposte e, per la prima volta nella storia di AIDEA, davvero internazionale.
Per chi non ha potuto partecipare (e anche per chi c’era, ma ha dovuto scegliere a quali sessioni partecipare) ecco una breve sintesi delle principali attività svolte.
Intanto si è cercato di organizzare un convegno nel convegno, tre tavole rotonde e diverse opportunità d’incontro.
Il convegno nel convegno non poteva non riguardare le nostre radici. Chairman del Convegno è stato Luciano D’Amico (Presidente della Società Italiana di Storia della Ragioneria) ed è stata utilizzata la medesima tecnica del call for paper proponendo come argomento “Le accademie e le riviste: il dibattito scientifico nel XIX e XX secolo tra il consolidarsi della Ragioneria e l’emergere della Economia Aziendale”.
Le tre tavole rotonde hanno condiviso un tema base, anzi il tema base per il futuro dell’AIDEA, a duecento anni dalla data della sua nascita: il processo di internazionalizzazione degli aziendalisti italiani e, quindi, dell’AIDEA.
La prima tavola rotonda ha avuto come oggetto “Il processo di pubblicazione nelle riviste internazionali: esperienze a confronto” . I relatori invitati (provenienti da diversi settori disciplinari) hanno condiviso esperienze, consigli e idee volte a spiegare ai giovani ricercatori italiani il percorso da seguire per raggiungere l’obiettivo di pubblicare sulle migliori riviste internazionali.
La pubblicazione – anche su riviste internazionali di fascia A – non è tuttavia condizione sufficiente per diffondere l’approccio aziendalistico italiano. E’ solo una condizione necessaria, che addirittura espone a rischi di perdita di identità in assenza di una strategia di internazionalizzazione che coinvolga i nostri Istituti e i nostri Dipartimenti non solo sul fronte della ricerca, ma anche su quello della didattica.
Per questo motivo in una seconda tavola rotonda si è discusso de “la prospettiva internazionale (in primo luogo europea) nella ricerca e nella didattica di economia aziendale”. La domanda base rè stata: “come costruire un posizionamento “strategico” forte dei nostri ricercatori nel contesto internazionale valorizzando le radici dell’Economia Aziendale?”. La discussione, coordinata da Francesco Favotto, ha visto come ospite “informato dei fatti” l’ex ministro Francesco Profumo, assieme ai Presidenti delle nostre Associazioni Scientifiche.
Coscienti infine che una strategia di internazionalizzazione, per essere efficace, richiede adeguati meccanismi operativi e, in particolare, processi di selezione e di sviluppo delle risorse umane, si è focalizzata la terza tavola rotonda sul Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale, affidandola alle cure di Riccardo Mercurio, delegato AIDEA al coordinamento dei Dottorati italiani.
Oltre al “convegno nel convegno” e alle 3 tavole rotonde (posizionate ognuna in una giornata del convegno) sono state proposte diverse opportunità di incontro per agevolare la fertilizzazione incrociata fra i diversi ricercatori di Economia Aziendale provenienti da diverse sedi universitarie e da differenti settori disciplinari. Ecco quindi gli stand della “fiera delle ricerche interdisciplinari”, cioè degli incontri autogestiti con gruppi proponenti argomenti di ricerca.
Infine, oltre allo spazio autogestito da proponenti di ricerche, nella logica di “un convegno di convegni”, si è destinato uno spazio alle associazioni scientifiche ed alle riviste per organizzare proprie riunioni (es. comitati editoriali delle riviste, consigli direttivi delle associazioni, convegni focalizzati delle stes