Il Presidente di AIDEA ha portato all’attenzione del CUN un’importante questione, che attiene gli spostamenti di professori e ricercatori universitari tra settori scientifico-disciplinari diversi.
Si tratta di un tema delicato e rilevante, nell’ambito del quale occorre avere riguardo, da una parte, alle caratteristiche, alle motivazioni ed alle legittime attese dei colleghi che richiedono tale spostamento, trovando accoglimento delle proprie richieste nei Dipartimenti e nelle Università di appartenenza, e, dall’altra parte, alle caratteristiche dei settori scientifico-disciplinari di “partenza” e di “arrivo”.
Tra questi esistono, e sono certamente crescenti nel tempo, ambiti di ricerca ed interessi comuni, così come elevate interrelazioni, ma anche ampie e significative differenze, rilevabili con chiarezza dalla produzione scientifica tipica delle singole discipline e relative alle domande di ricerca, alla letteratura di riferimento, ai modelli di ragionamento, ai metodi ed agli approcci utilizzati, alla discussione dei risultati raggiunti ed alle implicazioni che questi presentano nella comunità scientifica di riferimento. Analoghe differenze di rilievo sono rinvenibili nell’impostazione degli insegnamenti impartiti, negli obiettivi formativi, negli approcci didattici e nei testi di riferimento.
Nel caso dell’Economia Aziendale, in particolare, non risulta accettabile da parte della comunità scientifica la presenza al proprio interno di colleghi di altre discipline, che possono essere anche sul piano generale di altissima qualità, ma del tutto estranei, per contenuti delle ricerche svolte, traiettorie di carriera ed esperienza, frequentazione di network scientifici ed editoriali, modalità di insegnamento, linguaggi e culture prevalenti, all’Economia Aziendale.
In questa prospettiva l’Accademia Italiana di Economia Aziendale, unitamente alle società scientifiche che rappresentano le specifiche discipline dell’Economia Aziendale, ha dichiarato al CUN il proprio interesse ad essere informata sull’evoluzione del fenomeno e la propria disponibilità ad un coinvolgimento nelle analisi che il CUN ritenesse opportuno svolgere in materia, con l’obiettivo di attribuire il maggiore valore possibile sia alla collaborazione che alle diversità delle discipline nella ricerca e nella didattica all’interno del nostro sistema universitario.