Napoli, 15-16 Dicembre 2022
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
La congiuntura economica negativa degli ultimi anni, l’aumentata rischiosità dei processi aziendali, nonché le problematiche connesse alla presente situazione epidemiologica, hanno reso il fenomeno della crisi d’azienda sempre più attuale e diffuso. La crisi d’azienda, sia essa di natura interna o come conseguenza di una sfavorevole congiuntura esterna, è un argomento ben dibattuto sia nella dottrina economico-aziendalistica che nella prassi professionale. Nel corso degli anni, infatti, diverse discipline si sono occupate del fenomeno della crisi e dell’analisi dei profondi shock economici della Storia, approfondendone aspetti, problematiche e peculiarità, contribuendo così alla sua interpretazione e comprensione degli stessi. Il fenomeno della crisi, nelle sue diverse declinazioni, si è infatti accompagnato all’azienda sin dalle sue origini e per tale ragione è meritevole di approfondimento nella sua dimensione storica. Nella società pre-industriale il termine crisi d’azienda faceva riferimento alla dimensione finanziaria della stessa e alla successiva scomparsa di un’attività mercantile, con i conseguenti legami con il concetto di fallimento. Il fallimento del mercante, determinando un danno sia ai creditori che più in generale ad un’ordinata convivenza nelle città, apre la via a profili di studio storico che coniugano le dimensioni pubbliche e private e aspetti etici della mercatura.
In tempi più recenti, le grandi depressioni del XX secolo hanno portato a crisi delle aziende, delle istituzioni governative, delle organizzazioni non profit e delle banche, che non solo meritano di essere indagate con riferimento a singoli casi, ma anche al fine di comprenderne i profili di interpretazione teorica formulate dalla Dottrina. Si pensi a puro titolo esemplificativo, nel contesto italiano a Zappa (legame tra crisi con la teoria sulla natura dell’azienda), oppure ad Amaduzzi (crisi in termini di fenomeno patologico di decadenza graduale delle condizioni di gestione che trova fondamento nell’esistenza di equilibri economici, finanziari e patrimoniali). Va altresì evidenziato che, in relazione alla generale crisi aziendale, storicamente diversi studiosi e professionisti si sono dedicati sia alla individuazione di ciò che consente di “invertire la rotta” per trasformare una situazione di grave difficoltà in un processo virtuoso, a partire dalla lettura interna dei processi aziendali e dal rapporto tra l’azienda ed il contesto in cui opera, sia alle problematiche di gestione degli shock economico-aziendali e al loro impatto sugli strumenti di rendicontazione e sulle rappresentazioni economico-finanziarie. Queste dimensioni di indagine offrono l’occasione per analisi degli esiti degli studi emersi nel contesto accademico, e di prassi adottate in ambito professionale.
Lo studio delle crisi in prospettiva storica trova ulteriore spinta e motivazione nella comprensione delle relazioni tra l’azienda e il contesto in cui opera e dei relativi processi di deregolamentazione talvolta introdotti. Un’ulteriore dimensione di studio storico della crisi è quella relativa a shock esterni all’attività aziendale – come le guerre, le pestilenze, le carestie, i disastri naturali, le emergenze sanitarie, le problematiche etiche e sociali – che assumono forza, potenza e capacità di estinzione o rigenerazione in relazione alle peculiarità del territorio in cui si sviluppano. La pluralità dei fenomeni esogeni e dei contesti spazio/temporali in cui si sono manifestati offre un patrimonio di indagine in larga parte ancora da esplorare.
La ricerca storica costituisce, dunque, il punto di partenza per analizzare ed interpretare i meccanismi evolutivi che hanno interferito, e in parte tutt’ora interferiscono, sulla vita delle aziende nel processo di trasformazione e di adeguamento alle mutate condizioni ambientali e per promuovere un’evoluzione nelle tendenze degli studi di economia aziendale, stimolando così la crescita economica e la creazione di valore aziendale. L’osservazione, l’analisi ed il confronto delle esperienze passate e degli strumenti già utilizzati possono costituire “linfa generatrice” per lo sviluppo di nuovi e più avanzati modelli di gestione e di governo, al fine di guidare le aziende oltre la crisi attuale. Le azioni e le operazioni aziendali altro non sono che “l’oggettivazione” delle intuizioni e delle idee delle persone che, a vario titolo, sono impegnate nella gestione aziendale e trovano espressione negli strumenti contabili e nelle sintesi di bilancio. In tal senso, l’impegno e l’intento di questo Convegno si esplicano nella volontà di offrire analisi storiche di teorie, prassi e casi aziendali, nella speranza di elaborare contributi utili a favorire una più profonda comprensione della crisi, traendo altresì spunto da utili esperienze del passato, per approntare lezioni per il futuro per le organizzazioni e la società.
In linea con queste considerazioni, il Convegno si propone di promuovere, attraverso gli strumenti interpretativi tipici dell’Accounting, Business and Financial History, l’interazione e la discussione tra gli studiosi su numerosi ambiti di ricerca finalizzati all’individuazione ed alla gestione delle crisi aziendali variamente intese, sia in ambito privato che pubblico. A titolo non esaustivo si segnalano: