Il 1° settembre dello scorso anno scrivevo al Consiglio Direttivo AIDEA per presentare la candidatura del Campus di Piacenza dell’Università Cattolica ad ospitare il convegno AIDEA 2015. La squadra che sosteneva l’iniziativa poteva contare sul pieno appoggio del Magnifico Rettore Franco Anelli e del Direttore Amministrativo Marco Elefanti, di tutti i colleghi e le colleghe della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, del personale tecnico amministrativo, degli studenti.
Avevamo la consapevolezza che sarebbe stata una grande occasione di servizio all’Accademia e di testimonianza dell’impegno della sede sui temi dello sviluppo e della sostenibilità.
Contavamo sulla adeguatezza degli spazi, sulla posizione logistica favorevole, sulla qualità dei servizi per assicurare le condizioni ottimali ad un buon clima di lavoro e di ricerca, ma anche di incontro e di scambio tra generazioni e generi, aree geografiche e istituzioni, discipline e saperi.
Rileggo le giornate di Piacenza a distanza di poche settimane: non tutto è ancora sedimentato, ci vorrà tempo per raccogliere i frutti di quanto seminato, ma una prima parziale valutazione è resa urgente, se non altro dal bisogno di ringraziare, a cominciare proprio dal Consiglio Direttivo, che ha creduto nelle capacità di Piacenza e si è fidata del nostro entusiasmo e della nostra passione, e dal presidente Paolo Andrei che più direttamente si è speso nelle fasi concitate della preparazione e dello svolgimento del convegno.
Alcuni numeri mi aiutano a dare spessore ai commenti.
431 iscritti, di cui 225 soci AIDEA.
Più di 200 papers presentati, 154 accettati e discussi negli 8 tracks per aree disciplinari a cui vanno aggiunte le sessioni del Journal of Management and Governance Symposium e dell’Emerging Scholar Colloquium.
4 sessioni plenarie, 25 relatori. Per tutto questo ringrazio il Comitato Scientifico e il suo presidente, Elio Borgonovi, che hanno garantito la qualità dei contenuti scientifici del convegno e hanno permesso un proficuo dibattito tra tutti i partecipanti.
Nel convegno si è avuta un’ulteriore riprova della vitalità dell’AIDEA con la presenza, da un lato, di tanti giovani ricercatori e ricercatrici e, dall’altro, di ben 6 Past President che continuano a dare alla nostra Accademia il loro prezioso contributo di idee.
5 sono stati gli sponsor e i donor dei premi per i migliori paper; si tratta di aziende di riferimento dei loro settori-mercati che, oltre a rappresentare modelli di business in grado di articolare con successo visione internazionale e locale, sviluppo sostenibilità e competitività, sono altresì testimoni di una proficua vicinanza ai territori in cui operano.
La gestione del convegno è stata garantita dall’impegno del Comitato Organizzatore, dalla segreteria guidata da Angelo Manfredini che ha coordinato 10 collaboratrici “distaccate” dai loro abituali compiti, dai 20 studenti volontari che hanno garantito tutti i servizi di accoglienza dei convegnisti e di assistenza ai relatori sia nelle aule che nei luoghi dedicati ai lunch e alla cena di gala.
Le riviste, le Società Scientifiche e i GSA hanno riunito i propri comitati in occasione del convegno. 5 le case editrici presenti.
Due novità rispetto alle passate edizioni del convegno sono state introdotte come segni di una sensibilità crescente ai temi femminili cui credo sarebbe bene dedicare maggior tempo e spazio in futuro. La prima è stata un incontro delle “Donne di AIDEA” che ha sviluppato una prima riflessione sulla loro presenza nell’accademia che conta complessivamente 165 iscritte rispetto a 749 accademici, con un significativo dato riferito all’anno 2015 in cui su 20 nuove ammissioni ad AIDEA, 10 sono donne.
La seconda: una lotteria charity a favore della Fondazione WeWorld, organizzazione impegnata in Italia e nel Sud del mondo nella tutela dei diritti di bambini e donne, che ha animato la cena di gala e che, grazie alla messa a disposizione di premi da parte di alcune aziende, ha consentito di raccogliere fondi destinati al progetto “SOStegno Donna”: uno sportello attivo h24 all’interno del Pronto Soccorso di tre ospedali a Genova, Trieste e Roma, per l’assistenza alle donne vittime di violenza e per l’aiuto alla emersione e alla denuncia.
Credo sia stata significativa e arricchente anche la parte del convegno dedicata ai programmi culturali con la visita alla Pinacoteca del Cardinale Giulio Alberoni in cui spicca uno strepitoso Ecce Homo di Antonello da Messina e alla biblioteca che conserva una copia del 1492 della Summa de Arithmetica Geometria Proportioni e Proportionalità di Luca Pacioli. Come pure piacevole e socializzante è stata la cena nel Salone di Palazzo Gotico, stupendo esempio di architettura civile, simbolo di Piacenza, finanziato nel 1281 per iniziativa di Alberto Scoto, capo dell’Università dei Mercanti, dai commercianti e dagli artigiani che vollero un luogo deputato alla civitas.
Per le valutazioni e gli approfondimenti ci sarà tempo. L’impegno credo sia quello di non lasciare che il convegno resti un evento, con il carico di mondanità e di caducità che questa parola porta con sé, ma che si trasformi in azioni orientate a migliorare i nostri studi, il nostro intervento formativo sugli studenti e il nostro contributo alla società. L’importanza dell’incontro personale in una comunità scientifica sempre più interconnessa e globalizzata è fondamentale, il suo valore aggiunto mi sembra stia nella centralità della relazione e dell’ascolto attivo e creativo.
Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile!
Anna Maria Fellegara
Presidente del Comitato Organizzatore – AIDEA 2015